Capitolo 12
LA VITA
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É una bella serata questa, Signore, pur essendo Novembre si sta bene anche fuori in terrazzo; oggi Padre, riflettevo su un argomento che coinvolge noi tutti esseri umani: la vita. L'esistenza, questa cosa così preziosa per chiunque, ma anche così trascurata, è un dono che ci hai fatto sul quale non abbiamo potere, così ti chiedo di parlarmene dal tuo punto di vista.

"Io sono la vita, qualsiasi vita origina in me, nessuna vita in qualsiasi posto dell'universo può aver luogo senza la mia volontà, senza che sia io ad iniziarla, a darla. Alla base di ogni forma di vita esiste un mio progetto, come dimostrato dalla scoperta del DNA esiste un programma genetico per la vita di ogni essere vivente, perché ogni vita è il frutto di un mio specifico programma, di una mia azione di volontà.

La vita è l'opposto della morte, che è l'assenza di ogni forma di vita.

Per l'uomo ci sono due forme di vita, una materiale e l'altra spirituale, quella materiale è legata alla vita biologica, alle leggi della chimica che ho stabilito e che in modo autonomo progrediscono di giorno in giorno dando luogo alla vita fisica della persona.
Il mio soffio vitale può essere rappresentato dall'anima, quell'essenza della persona che abita per un certo tempo nel corpo fisico, per poi andare ad abitare nel corpo spirituale dopo la sua morte fisica. L'uomo naturale non porterà nulla del suo corpo fisico nel suo nuovo corpo spirituale, solo le scelte e le conseguenze dei suoi rapporti con gli altri, sebbene conservi le caratteristiche di base della sua persona.
Oggi tu sei un essere umano ma hai già una vita spirituale, le decisioni del giorno hanno già, in parte, un effetto eterno.
Fisicamente l'uomo muore perché cessa l'attività biologica del corpo, dal punto di vista spirituale l'uomo muore nel momento in cui commette un peccato.
Il peccato che è la violazione della legge, crea un muro di separazione spirituale fra me e l'uomo, dato che io sono la vita, separandosi da me la creatura muore.
Ogni essere umano dal momento che nasce acquista la tendenza a peccare, la sua natura stessa lo porta a commettere peccati, bastano pochi mesi perché il bambino capisca cosa sia il bene ed il male e scelga di fare il male, da quel momento c'è la morte spirituale, per quell'essere umano è necessaria la mia redenzione affinché non sia condannato alla morte eterna e torni alla vita spirituale.
Spiritualmente viva è esclusivamente quella persona che ha comunione con me, per la quale il peccato è stato pagato completamente e per sempre.
Non esiste un peccato originale inteso come un uomo che sconti le conseguenze spirituali del peccato di un altro, esiste il peccato commesso da Adamo ed Eva, che li ha fatti morire spiritualmente, questo fa si che ogni discendente, cioè ogni essere umano abbia la tendenza a peccare fin dalla nascita, comunque ogni uomo pecca per conto suo e muore per conto suo, nessuno può causare la morte spirituale di un altro, così nessuno credere ed essere salvato al posto di un altro.

Come vedi il concetto di vita è legato al concetto di morte ed al peccato che toglie la vita.

La vera vita consiste nel conoscere me, perché io rinnovo lo spirito di chi mi conosce, io solo so dare un vero scopo per il quale vivere, una vera ragione per la quale esistere, chi vive in me capisce da dove viene, dove va e perché; la vita è un'evoluzione ed una trasformazione continua, l'uomo comune è terrorizzato dal perdere la sua vita perché più o meno inconsciamente sa che la perderà.
La sensazione di angoscia e di panico che dimora in lui relativamente alla morte è giusta, quella è la sua realtà e non serve a nulla ovattarsi il cervello attraverso il denaro, la fornicazione, la droga o passioni particolari, prima o poi farò cessare i suoi giorni su questa terra, e lui lo sa.
Ma chi cerca rifugio in me, chi mi invoca, chi mi fa entrare nella sua vita, non muore più perché capisce che la vera vita è vivere con me, capisce che io non lo abbandonerò mai.
Anche tu sai bene che non ti abbandonerò mai, il tuo spirito è già con me, per te la vita non è più un conto alla rovescia verso la fine, ma ogni giorno è una giornata in più di vita, è in questa vita che ha un inizio ma non ha una fine, la vita spirituale.
Per comprendere la vita in modo completo va vista attraverso i miei occhi, solo con me la mia creatura ha una prospettiva valida, vera, sicura.
L'ottica dell'uomo senza Dio è piccola, miserabile, ridotta a valori materiali, adopera delle unità di misura marce e falsate. Attraverso i beni materiali l'uomo cerca di perpetuare la propria esistenza, senza capire, che all'aumentare dei beni materiali aumenterà l'insoddisfazione.
Un altro elemento che l'uomo non sembra accettare fino in fondo è la sua unicità. L'uomo è approssimativo nei confronti del proprio essere, della propria essenza. Quasi pensi di esistere per caso o che la sua persona possa mutare col tempo.
Al contrario, la vita è un'esperienza unica, ogni attimo di vita è un elemento irripetibile dell'esistenza, esistere è una realtà potente, grandiosa.

Se solo l'uomo volesse volgere lo sguardo nella direzione giusta imparerebbe a godere di questa immensa ricchezza che ha, la vita."

Capitolo 13
LA VERITA'

Il Libro che parla al cuore in altre lingue
The Silent Friend
L'Ami Silencieux
Der Stille Freund

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